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Categoría: Legislación

Ventanilla Única para Vivienda Vacacional: qué es, para qué sirve y por qué es obligatoria a partir de 2025

Negli ultimi anni, l’esplosione del mercato degli affitti turistici ha trasformato profondamente il panorama immobiliare in Spagna, in particolare nelle zone ad alta densità turistica come le Isole Canarie. Per rispondere a questa evoluzione, è nata una nuova piattaforma digitale: la Ventanilla Única Digital de Arrendamientos de Corta Duración. Ma cos’è esattamente? E perché è così importante?

🔍 Cos’è la Ventanilla Única?

La Ventanilla Única è un sistema digitale unificato, creato dal Ministero della Vivienda e dell’Agenda Urbana spagnolo, per raccogliere e centralizzare tutte le informazioni sugli affitti a breve termine – come le viviendas vacacionales, gli affitti turistici e quelli stagionali.

Non si tratta solo di un database: è uno strumento che coinvolge anche le Comunità Autonome, i Comuni, le piattaforme di affitto online (come Airbnb, Booking, ecc.) e i Registri della Proprietà.

🧭 Perché è stata creata?

La creazione della Ventanilla Única risponde a diverse esigenze urgenti:

  • Trasparenza nel settore turistico: con l’aumento degli affitti brevi, era sempre più difficile monitorare quante case venissero realmente affittate, in quali condizioni, e per quali scopi. La piattaforma porta ordine e visibilità.
  • Controllo dell’impatto sul mercato immobiliare: in molte città e isole, l’eccesso di vivienda vacacional ha ridotto l’offerta abitativa per i residenti. La Ventanilla permette di mappare e bilanciare meglio il mercato.
  • Conformità fiscale: centralizzando i dati, si può verificare che le attività turistiche dichiarino correttamente i redditi, contrastando l’evasione.
  • Tutela dei consumatori e degli standard di qualità: sapere quali alloggi sono registrati e legali offre maggiori garanzie agli utenti e permette alle autorità di intervenire dove ci sono abusi o rischi.
  • Risposta all’Unione Europea: la piattaforma risponde al Regolamento Europeo 2024/1028, che obbliga gli Stati membri a raccogliere e condividere dati affidabili sulle locazioni turistiche.

🎯 A cosa serve concretamente?

In termini pratici, la Ventanilla Única ha diversi obiettivi funzionali:

  • Centralizzare le informazioni su tutti gli alloggi destinati all’affitto breve.
  • Attribuire un numero identificativo univoco a ogni proprietà, per distinguerla in modo ufficiale.
  • Permettere alle autorità (locali, regionali e nazionali) di monitorare l’attività degli affitti turistici.
  • Offrire strumenti di controllo alle piattaforme online, che saranno obbligate a verificare che ogni annuncio sia registrato.
  • Garantire trasparenza agli utenti, mostrando se un alloggio è legalmente autorizzato.

🧩 Un sistema collaborativo

La Ventanilla Única non funziona da sola: è il risultato della collaborazione tra diversi livelli di governo e soggetti:

  • Il Ministero della Vivienda è l’ente promotore.
  • I Registratori della Proprietà attribuiscono i numeri di registrazione.
  • Le Comunità Autonome regolano i requisiti locali.
  • I Comuni possono integrare i dati nel proprio sistema urbanistico.
  • Le piattaforme digitali hanno l’obbligo di usare il numero ufficiale nei loro annunci.

📅 Quando entra in vigore?

La Ventanilla Única è attiva dal 2025, con un periodo di transizione. L’obbligo di conformarsi diventa effettivo dal 1° luglio 2025: da quella data in poi, tutti gli alloggi turistici dovranno essere correttamente registrati per poter operare legalmente.


📞 Hai una vivienda vacacional e vuoi registrarla?

Se hai bisogno di registrare la tua vivienda vacacional nella Ventanilla Única o vuoi semplicemente capire meglio se sei in regola, contattaci senza impegno:

  • 📱 Spagna: +34 635 632 009
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📍 Siamo a Gran Canaria, in Calle Green 1, Salobre Golf, C.P. 35106, Maspalomas.
🗓️ È preferibile fissare un appuntamento prima di venire in sede, per garantirti la giusta attenzione e consulenza personalizzata.

💼 Ti seguiamo passo dopo passo: dalla consulenza iniziale alla registrazione completa, con professionalità, discrezione e conoscenza del territorio.
📊 Risparmia tempo, evita errori e metti al sicuro la tua attività: lascia che ci pensiamo noi.

VIVIENDAS VACACIONALES: a partir del 1 de julio ¡Todo cambia! Quien no cumpla está fuera del mercado

🛑 Nuova Legge Affitti Brevi in Spagna 2025

Dal 1° luglio cambia tutto. Chi non si adegua è fuori.

Il mercato delle case vacanze in Spagna non sarà più lo stesso.
Dal 1° luglio 2025, entra ufficialmente in vigore la legge più rigida e strutturata mai applicata al settore degli affitti brevi.

Parliamo del Real Decreto 1312/2024, nato per attuare il Regolamento Europeo 2024/1028.
Una rivoluzione che tocca ogni proprietario di immobili destinati a soggiorni brevi o turistici.
Che tu sia residente o non residente, non ci sono eccezioni.
Chi affitta senza adeguarsi sarà cancellato dalle piattaforme e sanzionato.

🚨 I 3 pilastri della nuova legge: Ventanilla Única, Registro de Alquileres, SES HOSPEDAJES

📌 1. Registro Único de Alquileres

Tutti gli immobili affittati a breve termine devono essere iscritti al Registro Unico.
Al termine della registrazione, riceverai un codice identificativo obbligatorio da inserire in ogni annuncio (Booking, Airbnb, Vrbo, ecc.).

👉 Senza questo numero, l’annuncio è illegale.
👉 Le piattaforme sono obbligate a rimuoverlo automaticamente.

📌 2. Ventanilla Única Digital

Non è un portale dove entri tu.
È il sistema digitale nazionale creato dal Governo spagnolo per controllare e incrociare i dati in tempo reale.

Controlla tutto:

  • Se l’immobile è registrato
  • Chi affitta
  • Dove e quando
  • Se il codice è corretto
  • Se rispetti la normativa

Il tuo annuncio, la tua attività e i tuoi dati fiscali saranno costantemente monitorati e incrociati con i dati delle piattaforme.
Un errore = fuori dal mercato.

📌 3. SES HOSPEDAJES – Il Grande Dimenticato

Sai quanti proprietari non ne hanno mai sentito parlare?

Il SES HOSPEDAJES è il portale regionale (nelle Canarie e in altre comunità autonome) dove vanno registrati tutti gli ospiti entro 24 ore dall’arrivo.

Non farlo significa:

  • Violazione della normativa su pubblica sicurezza
  • Multa salata
  • Possibile blocco dell’attività

È come una scheda alloggiati spagnola, ma digitale, obbligatoria e controllata.
Se lo ignori, ti stai scavando la fossa da solo.


❗ Le sanzioni: ti conviene?

La nuova normativa non perdona.
Ecco cosa rischi:

  • 💣 Annuncio senza numero di registro ➝ da 3.000 a 30.000 €
  • 💣 Dati falsi ➝ fino a 150.000 €
  • 💣 Affitto abusivo ➝ fino a 300.000 €
  • 💣 Rimozione immediata degli annunci
  • 💣 Perdita del diritto legale ad affittare

E le piattaforme?
Sono ora alleate del governo. Segnalano e bloccano.


⚖️ La gestione dell’immobile dovrà cambiare

Basta con i metodi casalinghi.
Chi si affida ancora alla "signora delle pulizie che fa tutto" o all’amico del cugino, sta giocando col fuoco.

La gestione professionale da oggi significa:

  • Contabilità ordinata
  • Fatture di ogni spesa: pulizia, manutenzione, Booking, Airbnb, ecc.
  • Ricevute bancarie o POS
  • Fattura fiscale all’ospite il giorno del check-out
  • Archiviazione di ogni documento
  • Dichiarazioni trimestrali (Modello 420 – IGIC)
  • Dichiarazione annuale (Modello 210 – redditi da non residente)

E se un giorno arriva un’ispezione?

Chi mostra i documenti è al sicuro. Chi non li ha, paga.


🤦‍♂️ Il problema? I proprietari ancora pensano che…

  • "Basta la licenza"
  • "Ci penso più avanti"
  • "Non mi controllano, io affitto poco"
  • "La pulizia la fa mia sorella"

❌ No. Basta.
Il settore è cambiato. La legge è chiara.
O sei dentro, oppure sei fuori.


💡 Ma c’è una notizia buona: questa è un’occasione

Chi lavora bene, vince.
La concorrenza abusiva sarà spazzata via.
Chi resta sul mercato è chi è in regola.

Risultato?

  • Meno concorrenza
  • Più richieste
  • Prezzi migliori
  • Clienti più selezionati
  • Turismo stabile tutto l’anno (soprattutto alle Canarie)

Gli hotel?
Stanno abbassando i prezzi per competere… ma non ce la fanno.

  • Hanno costi fissi alti
  • Meno flessibilità
  • Servizi impersonali
  • Strutture vecchie

Il turista oggi sceglie l’appartamento:

✅ Più spazio
✅ Più comfort
✅ Più privacy
✅ Ideale per over 50 con soldi e tempo


📞 Come risolvere tutto questo senza impazzire?

Io mi occupo di tutto:
✔️ Registrazione immobile
✔️ Richiesta codice ufficiale
✔️ Gestione ospiti e SES HOSPEDAJES
✔️ Gestione contabilità, fatture e dichiarazioni
✔️ Tutela fiscale per non residenti
✔️ Aggiornamenti continui su nuove normative

📩 Scrivimi oggi stesso.
📞 Prenota una chiamata.
🔐 Riservatezza, precisione e risultati.

Chi si muove adesso, affitta senza pensieri.
Chi aspetta, sarà tagliato fuori.

DANIELE PICCOLI +34 635632009

Nueva ley sobre viviendas vacacionales 2025: se requiere el consentimiento del condominio

Nueva Ley de 3 de abril de 2025 - Alquileres e Inversiones Turísticas en Gran Canaria

La nueva ley sobre alquileres de corta duración: qué cambia a partir del 3 de abril de 2025

¿Qué es la Ley de Propiedad Horizontal?

La Ley de Propiedad Horizontal (LPH) es la ley española que regula la convivencia en bloques de pisos y edificios de varias unidades. Establece los derechos y deberes de los propietarios, cómo se gestionan las partes comunes, los gastos de condominio y, cada vez más en los últimos años, también eluso de las viviendas para alquiler turístico.

Modificación del 3 de abril de 2025: ¿qué dice la nueva ley?

El 3 de abril de 2025 entró en vigor una importante modificación de la LPH, el artículo 17.12, que afecta directamente a los alquileres de corta duración. La ley establece que:

  • Para destinar un piso a la actividad de "vivienda vacacional " dentro de un edificio en régimen de propiedad horizontal (condominio), será necesario obtener el consentimiento del 60% de los propietarios, que también representan el 60% de las participaciones del condominio.
  • En ausencia de dicha autorización, la comunidad puede emprender acciones legales para detener la actividad, con procedimientos de cese y posibles sanciones.

¿Es retroactiva la ley?

No, la ley NO es retroactiva. Esto significa que las licencias de vivienda vacacional que ya estén en vigor no se verán afectadas, siempre que cumplan la normativa municipal y los reglamentos vigentes en el momento de su activación. Los que ya tengan una licencia ordinaria no tendrán que preocuparse, a menos que se produzcan infracciones graves o protestas legítimas de la comunidad.

Zonas residenciales: las más afectadas por la nueva ley

La modificación del 3 de abril afectará sobre todo a las zonas residenciales, es decir, a las zonificadas como "suelo urbano residencial" y no como suelo turístico. Éste es un punto clave que muchos ignoran o, peor aún, tergiversan deliberadamente.

Los ámbitos que se verán más afectados por la legislación son:

  • Las Palmas de Gran Canaria: Triana, Mesa y López, Siete Palmas y Arenales
  • Vecindario y El Doctoral
  • Telde, Arucas y Santa Brígida

El sur de Gran Canaria, en cambio, está clasificado en su mayor parte como suelo turístico y, por tanto, no está sujeto a esta ley. Zonas como Maspalomas, Playa del Inglés, Meloneras, Campo Internacional, Puerto Rico, Tauro y Patalavaca siguen considerándose las más seguras y rentables para el alquiler a corto plazo.

Sin embargo, con la mayor transparencia, conviene precisar que algunos complejos del sur han pasado de ser turísticos a residenciales con el paso de los años. Esto significa que, incluso en el sur, es imprescindible comprobar la clasificación urbanística antes de comprar.

Un poco de sana controversia: desinformación y terrorismo psicológico

En los últimos días he leído numerosos posts de agentes inmobiliarios y "profesionales" que pintan un escenario apocalíptico para el mercado de alquiler a corto plazo en Gran Canaria. Algunos afirman, sin distinción alguna, que "la ley afectará a todo el mundo" y que "ya no podrás alquilar".

Este tipo de terrorismo psicológico es perjudicial. A menudo se utiliza para asustar al inversor inexperto y luego presentarse como "experto" para conseguir que compre una propiedad de la que puede obtener una comisión.

La realidad es otra: la ley sólo afecta a las propiedades en edificios residenciales, en terrenos residenciales, y no afecta (en la mayoría de los casos) al sur de la isla. Hacer creer lo contrario es incorrecto y contraproducente para la economía local.

Gran Canaria sigue siendo un destino muy rentable para el alquiler turístico si se actúa con conocimiento, normas claras y profesionales serios.

Consejos para los que quieren invertir

  • Comprueba la clasificación urbanística del terreno (residencial o turístico)
  • Comprueba los estatutos del condominio y si ya existen restricciones
  • Solicita una certificación urbanística del complejo antes de firmar
  • ✅ Recurre a profesionales transparentes con experiencia real sobre el terreno
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La nueva Ley de Vivienda Vacacional: menos oferta, más oportunidades de ingresos para los inversores

Por qué invertir en casas de vacaciones en Canarias es una opción ganadora y segura con la nueva ley

La inminente entrada en vigor de la nueva ley de vivienda vacacional en Canarias, prevista para finales de 2024, ha despertado gran interés y cierta inquietud entre los inversores inmobiliarios. La nueva normativa impone normas más estrictas para las viviendas destinadas al alquiler turístico, pero para quienes sepan aprovechar la oportunidad, esta ley abre la puerta a un valioso mercado con un potencial de rentabilidad económica mucho mayor. A continuación explicamos por qué la demanda de viviendas vacacionales no sólo seguirá siendo fuerte, sino que continuará creciendo, y por qué cumplir ahora la normativa es la opción estratégica más ventajosa para los inversores.

Casas de vacaciones: un sector esencial con una demanda creciente

Las Islas Canarias son un destino popular para turistas de todo el mundo debido a su agradable clima durante todo el año, su belleza natural y su riqueza cultural. Por estas razones, el mercado del alquiler a corto plazo nunca desaparecerá, sino que, por el contrario, la demanda de viviendas vacacionales seguirá creciendo. Las Islas Canarias atraen un flujo continuo de turistas, y el alquiler a corto plazo en pisos con cocina se está convirtiendo en la opción preferida de quienes visitan el archipiélago, sobre todo entre los viajeros mayores y las familias.

Nuevas tendencias turísticas: el apartamento privado es la opción preferida de los turistas

Hoy en día, el turismo ha cambiado, y los viajeros buscan experiencias más libres y flexibles que las que ofrecen los hoteles. Cada vez más turistas, sobre todo mayores, pero también familias y grupos de amigos, eligen alojarse en pisos privados por diversas razones:

- Libertad y flexibilidad en la restauración

Los huéspedes de los pisos no están sujetos a los menús y horarios de los hoteles. Pueden elegir cocinar sus propias comidas, quizás utilizando ingredientes locales y genuinos, y tienen libertad para comer cuando prefieran. Esta independencia es una ventaja única, cada vez más apreciada por los viajeros que desean una estancia sin ataduras.

- Espacios más amplios y confortables

Los pisos ofrecen un espacio mucho más generoso que las habitaciones de hotel, que suelen ser limitadas en cuanto a metros cuadrados. Disponer de salón, cocina, habitaciones separadas e incluso jardín o terraza privados permite a los huéspedes disfrutar plenamente de su estancia, sintiéndose como en casa pero con todas las comodidades de unas vacaciones.

- Flexibilidad de horarios

Con un piso, los turistas pueden gestionar su tiempo como deseen, sin estar atados a horarios de comidas o de limpieza como en un hotel. Esta flexibilidad es especialmente apreciada por los viajeros que quieren disfrutar del destino a su ritmo, sin límites impuestos.

- Servicios personalizados y mayor autenticidad

A menudo, los propietarios de las casas de vacaciones ofrecen una bienvenida personalizada y servicios que no son posibles en los hoteles, como consejos sobre actividades locales, instalaciones de ocio y sugerencias sobre cómo vivir plenamente la cultura local. Para muchos turistas, esto supone una experiencia más auténtica y enriquecedora que alojarse en un hotel tradicional.

- Experiencia local única

Los pisos permiten a los turistas sumergirse en la vida local, visitando mercados, cocinando platos típicos y viviendo como residentes. Esta autenticidad es cada vez más demandada por los viajeros que buscan experiencias auténticas y personalizadas difíciles de encontrar en los hoteles.

La nueva ley: menos oferta, más oportunidades de beneficio para los inversores

La nueva normativa impone unas normas de calidad y sostenibilidad que muchos propietarios pueden decidir que no quieren o no pueden cumplir. Los motivos son diversos: algunos propietarios no dispondrán de los fondos necesarios para las adaptaciones requeridas, otros no comprenderán plenamente el potencial del mercado o decidirán no invertir por motivos personales. Además, el aumento de los controles limitará la actividad de las casas de vacaciones ilegales, reduciendo aún más la competencia.

Esta disminución de la oferta de alojamientos turísticos tendrá efectos inmediatos en el mercado: un aumento de la demanda de viviendas vacacionales que cumplan la normativa y un incremento de los precios de los alquileres breves, con mayores rendimientos para los inversores que se habrán adaptado a los nuevos requisitos.

Ventajas del ajuste inmediato para los nuevos inversores

Cumplimiento y Serenidad para la Inversión

Adaptarte ahora a las nuevas normas significa asegurarte de que cumples toda la normativa, evitando el riesgo de tener que tomar medidas en el futuro para cumplirla o, peor aún, que te retiren la licencia. Quienes compren y adapten su vivienda ahora podrán operar tranquilamente en el sector del alquiler turístico sin temor a los nuevos controles.

Aumento del valor de la propiedad

Los inmuebles que cumplan las normas de sostenibilidad y eficiencia energética legalmente exigidas aumentarán su valor. La eficiencia energética, los sistemas de climatización y el acceso a infraestructuras modernas (como la recarga para vehículos eléctricos) no sólo añaden valor intrínseco al inmueble, sino que también satisfacen la demanda de comodidad y sostenibilidad de los turistas. Esta apreciación del valor de la propiedad es una ventaja importante para los inversores orientados a largo plazo.

Reducir la competencia y aumentar la demanda

Con la reducción de la oferta de viviendas vacacionales debido a los nuevos requisitos y al aumento de los controles, las propiedades que cumplan la normativa serán aún más demandadas. Por tanto, quienes decidan invertir ahora tendrán menos competencia y podrán beneficiarse de una demanda creciente, logrando márgenes de beneficio más altos que en la actualidad.

Mayor ROI: Más inversión, más beneficio

Adaptarse a los nuevos requisitos implica una inversión inicial, pero los beneficios superan con creces los costes. Con menos competencia y una demanda estable, los precios de los alquileres cortos aumentarán, lo que proporcionará unos beneficios mucho mayores. El rendimiento de la inversión (ROI) será mayor, y quienes se adapten ahora podrán obtener mayores beneficios en un mercado regulado y seguro.

Contacta con nosotros para apoyo a la reestructuración y adaptación

Si estás pensando en comprar una casa de vacaciones o ya tienes una propiedad que adaptar, estamos a tu disposición para apoyarte en la renovación y adaptación a las nuevas normas. Con nuestro equipo de expertos en conformidad y sostenibilidad, podemos ayudarte a aumentar el valor de tu inversión y posicionarte en un mercado que premiará la calidad y la sostenibilidad.

Invertir en viviendas vacacionales en Canarias es una decisión estratégica y con visión de futuro. La nueva normativa, con una oferta reducida y mayores controles, creará un entorno favorable para quienes cumplan las normas exigidas. Con una demanda elevada y continua y una competencia limitada, el mercado de las casas de vacaciones promete un futuro de crecimiento y altos rendimientos para quienes estén dispuestos a invertir en una propiedad que cumpla la normativa y sea competitiva.

La Nueva Ley de Viviendas Vacacionales en Canarias: Fin de la Era de los Pícaros y Necesidad de una Gestión Profesional

¿Qué puede cambiar con la nueva ley de Viviendas Vacacionales en Gran Canaria?

Últimamente, muchas personas me preguntan qué opino de la nueva ley sobre alquileres de corta duración(Viviendas Vacacionales) que pronto se introducirá en las Islas Canarias, y cuáles serán sus posibles consecuencias. Esta legislación tan esperada traerá cambios significativos, especialmente en Gran Canaria, donde el sector turístico es una de las principales fuentes económicas.

Mayores controles y sanciones

La nueva ley tiene como objetivo central combatir los abusos en el sector del alquiler a corto plazo. Todos los propietarios que alquilen sus casas a corto plazo estarán obligados a registrarse oficialmente mediante la obtención de una licencia de Vivienda Vacacional. Esta licencia será indispensable para operar legalmente y sólo podrá solicitarse si la vivienda cumple una serie de requisitos específicos establecidos por ley. Los propietarios tendrán que registrar a sus huéspedes a través del sistema policial, cumpliendo todas las normas legales sobre seguridad y registro de turistas.

Uno de los puntos clave de la ley es también la obligación de mantener las propiedades en perfecto estado. Los alojamientos para alquileres de corta duración tendrán que cumplir normas estrictas de seguridad e higiene, así como cumplir toda la normativa urbanística aplicable. Sólo las propiedades que cumplan estos criterios podrán obtener o mantener una licencia. Las viviendas que no cumplan la nueva normativa no podrán alquilarse legalmente y, en caso de alquiler ilegal, los propietarios serán objeto de fuertes multas.

El papel del modelo 179

Una medida de control ya introducida, pero poco conocida por muchos arrendadores, es el uso del Modelo 179. Esta herramienta, utilizada por la Agencia Tributaria española, recoge información sobre los ingresos procedentes de los alquileres breves. Los portales de reservas, como Airbnb o Booking, están obligados a comunicar periódicamente datos sobre los alquileres breves, incluidos los importes obtenidos e información sobre la propiedad y el propietario. De este modo, se detecta fácilmente a los arrendatarios irregulares, que corren el riesgo de incurrir en sanciones fiscales.

Consecuencias para los okupas

Para quienes alquilan ilegalmente, la nueva ley es una llamada a la acción: tendrán que cumplirla. Esto significa obtener una licencia de Vivienda Vacacional, registrar a los huéspedes con regularidad y asegurarse de que la vivienda cumple todas las normas exigidas por la ley. No hacerlo no sólo supondrá fuertes multas, sino también la posibilidad de perder el derecho a alquilar la vivienda. La normativa tiene por objeto mejorar la calidad de los alquileres breves, reducir la competencia desleal y garantizar que todos los propietarios contribuyan equitativamente al sistema tributario.

Fin de la era de los "furbies

Con la entrada en vigor de la nueva ley, llegará a su fin la era de los "furbies" que gestionaban improvisadamente sus propiedades en Vivienda Vacacional. Ya no será posible alquilar pisos de forma autónoma y a la ligera, sin hablar español ni tener una referencia local. La ley impondrá más responsabilidad: los arrendatarios tendrán que estar preparados para posibles inspecciones de las autoridades turísticas o de la policía. Además, será imposible seguir evadiendo impuestos sin tener una cuenta bancaria española, con la práctica de enviar los beneficios al extranjero. Las nuevas normas pretenden combatir precisamente este tipo de abusos

Otro aspecto se refiere a las agencias o al amigo de un amigo que gestiona Viviendas Vacacionales a la ligera. Quien gestione una propiedad tendrá que emitir regularmente facturas por comisiones, limpieza y por la estancia del huésped, indicando con precisión las fechas de la estancia. Esto pondrá fin a la gestión "ocasional" por parte de personas no cualificadas, a menudo recomendadas sin verdadera experiencia. El peligro para los propietarios reside en que la Agencia Tributaria española cotejará las cuentas corrientes de estas personas y luego las rastreará hasta los propietarios. Esto podría acarrear fuertes multas a quienes confíen su Vivienda Vacacional a personas o agencias que no gestionen la propiedad de forma conforme a la ley.

¿Mi consejo? Antes de confiar la gestión de tu Vivienda Vacacional a una agencia, es esencial que te asegures de que ésta se encarga no sólo de la gestión operativa, sino también de la fiscal. Sólo así evitarás acabar en situaciones jurídicas y fiscales complejas. Asegurarte de que la gestión se realiza correctamente es un paso indispensable para proteger tu inversión.

Perspectivas de futuro

Con la introducción de la nueva ley y los controles ya existentes a través del Modelo 179, el mercado del alquiler a corto plazo en Gran Canaria estará sujeto a un aumento significativo de la transparencia y la regularidad. Para los arrendadores que operen legalmente, esto podría representar una oportunidad de surgir en un entorno más justo y regulado. Por otro lado, quienes no cumplan la normativa se expondrán a riesgos cada vez mayores, no sólo en términos de sanciones, sino también de perder el derecho a alquilar la vivienda.

Mis reflexiones sobre la Vivienda Vacacional y su futuro en Gran Canaria

En mi opinión, a pesar de las estrictas normativas, es muy poco probable que el mercado de Viviendas Vacacionales desaparezca por completo. Este tipo de alquiler representa una de las mayores fuentes de ingresos de las islas, y el turismo es el motor que mantiene en marcha la economía del archipiélago. Si nadie invirtiera más en viviendas de alquiler a corto plazo, se crearía un efecto dominó que podría provocar una importante crisis económica.

Las inversiones inmobiliarias generan un flujo vital de dinero: desde la compra de viviendas hasta su renovación, desde el mantenimiento hasta el pago de impuestos y tasas. Además, los alquileres de corta duración alimentan muchos otros sectores: restauración, transporte, comercio y servicios locales. Si se desmantelara este sistema, el impacto se dejaría sentir en todas estas actividades, creando un círculo vicioso que reduciría drásticamente la entrada de capital exterior. Menos inversión inmobiliaria significaría menos puestos de trabajo y menos crecimiento para la economía local.

En conclusión, la regulación es importante para garantizar que el sector funciona de forma justa y sostenible, pero eliminar por completo la Vivienda Vacacional no sería ni realista ni deseable. Canarias necesita un flujo constante de inversiones y turistas para mantener viva su economía, y el sector inmobiliario y de alquiler a corto plazo es una parte esencial de ello.

Confía en nosotros para una gestión segura y legal de tu Vivienda Vacacional

Si tienes una vivienda en alquiler y quieres asegurarte de que se gestiona conforme a la ley, sin riesgo de sanciones ni complicaciones burocráticas, puedes ponerte en contacto con nosotros. Nuestro equipo se encargará de todos los aspectos relacionados con la gestión de tu Vivienda Vacacional, incluyendo el registro, la facturación, la gestión fiscal y el cumplimiento de todas las normativas exigidas por la nueva ley. Gracias a nuestra experiencia, te ayudaremos a convertir tu inversión en un éxito tranquilo y seguro.

Qué es y para qué sirve el Modelo 400 en Canarias: Guía completa 2024

El "Modelo 400″ es un documento administrativo fundamental en Canarias, utilizado para diversos procedimientos fiscales y jurídicos. Este modelo está estrechamente vinculado al sistema fiscal canario, que presenta peculiaridades respecto al resto de España, debido al régimen económico y fiscal especial de Canarias (REF). De hecho, Canarias goza de un régimen fiscal diferenciado, con impuestos y normas específicos destinados a promover el desarrollo económico y social del archipiélago.

¿Qué es el Modelo 400?

El modelo 400 es una declaración tributaria necesaria para el alta, modificación o cese de una actividad económica en Canarias. Es obligatorio para todas las personas físicas o jurídicas que pretendan ejercer una actividad comercial, empresarial, profesional o artística en el archipiélago. Sirve principalmente a efectos del Impuesto General Indirecto Canario (IGIC), equivalente al IVA en el resto de España, pero con tipos generalmente inferiores.

Características del modelo 400

El Modelo 400 se utiliza principalmente para:

  1. Inscripción de nuevas actividades: Cualquier persona que desee iniciar una actividad en Canarias, como por ejemplo la gestión de una "vivienda vacacional", debe rellenar este formulario para inscribirse en el censo de empresarios y profesionales.
  2. Cambios en los datos fiscales: Los cambios de ubicación, los cambios de actividad o cualquier otro cambio relevante a efectos fiscales requieren la presentación de un Formulario 400 actualizado.
  3. Cese de actividad: En caso de cese de actividad, se deberá presentar el Modelo 400 para comunicar el cierre a la Agencia Tributaria Canaria.

El Impuesto General Indirecto Canario (IGIC)

Una peculiaridad fiscal de Canarias es el IGIC, con un tipo impositivo ordinario del 7%, inferior al IVA del resto de España. El Modelo 400 está íntimamente ligado al IGIC, ya que es imprescindible para la correcta identificación de la actividad económica a efectos de este impuesto.

¿Para qué sirve el Modelo 400?

El Modelo 400 tiene varias funciones centrales para la gestión fiscal y administrativa de las actividades económicas en Canarias:

1. Inscripción a efectos fiscales

La primera función del Modelo 400 es dar de alta una actividad económica a efectos fiscales. Por ejemplo, si quieres iniciar la actividad de "vivienda vacacional" para tu piso, debes presentar este modelo ante la Agencia Tributaria Canaria.

2. Notificación de cambios en la actividad

Si la actividad experimenta cambios, como un cambio de domicilio o de objeto social, deben comunicarse en el formulario 400.

3. Cese de actividad

Cuando se interrumpe una actividad, hay que presentar el formulario 400 para evitar seguir sujeto a las obligaciones fiscales del IGIC.

4. Cumplimiento de las obligaciones tributarias

El Modelo 400 es imprescindible para el cumplimiento de las obligaciones fiscales en Canarias. Garantiza que la actividad económica funciona de acuerdo con la normativa fiscal local.

¿Cómo solicitar el Modelo 400?

Si tienes previsto iniciar una actividad de "vivienda vacacional" con tu piso en las Islas Canarias, el Formulario 400 es un paso esencial. Su cumplimentación requiere que introduzcas datos específicos relacionados con tu actividad, entre los que se incluyen:

  • Datos identificativos: Nombre, dirección y código fiscal de la persona o empresa.
  • Datos de la actividad: Descripción de la actividad, sector y dirección de la actividad.
  • Tipo de operaciones: Tipos de operaciones que se llevarán a cabo, especialmente en relación con el IGIC.
  • Régimen fiscal aplicable: Detalles del régimen fiscal específico aplicable a la actividad.

Para solicitar el Modelo 400, ponte en contacto con nuestra agencia. Te ayudaremos en todo momento para que tu empresa de "vivienda vacacional" esté correctamente presentada y registrada, garantizando el cumplimiento de toda la normativa fiscal y legal.

Importancia del Modelo 400

El Modelo 400 es fundamental para el buen funcionamiento del sistema tributario en Canarias. Garantiza que la Administración Tributaria pueda controlar y gestionar las actividades económicas, asegurando el cumplimiento de la normativa local. Además, la correcta gestión del Modelo 400 evita sanciones y problemas legales relacionados con la no declaración o comunicación de datos fiscales.

Conclusión

El Modelo 400 es un documento indispensable para cualquier persona que desee iniciar una actividad económica en Canarias, incluida la actividad de "vivienda vacacional". Sirve para dar de alta, modificar o cesar una actividad, asegurando el correcto cumplimiento de las obligaciones tributarias, especialmente en relación con el IGIC. Para una correcta presentación del Modelo 400 y poner en marcha tu negocio de vivienda vacacional, contacta con nuestra gestoría. Estaremos encantados de ayudarte en todo momento.

Daniele Piccoli +34 635632009 +39 3518711203

Modelo 210 en Canarias: ¿Qué es y para qué sirve?

El Modelo 210 en Canarias es un documento fiscal esencial para quienes tengan intereses económicos en las Islas Canarias, especialmente si son no residentes. Aunque Canarias forma parte de España, goza de un estatus fiscal especial que la convierte en un destino atractivo para inversores y propietarios. Comprender el Modelo 210 y su uso es esencial para evitar problemas legales y garantizar una gestión fiscal adecuada de las actividades propias.

¿Qué es el Modelo 210?

El modelo 210 es un modelo fiscal español utilizado para declarar y pagar impuestos sobre la renta de no residentes en España. Su función principal es permitir a las autoridades fiscales recaudar impuestos sobre las rentas generadas por personas físicas o jurídicas que no residen en España pero generan rentas en el territorio, incluidas las rentas generadas en las Islas Canarias.

Características principales del Modelo 210:

  • Perceptores: El modelo 210 se aplica a todas las personas físicas y jurídicas no residentes en España que obtengan rentas de fuentes situadas en Canarias. Esto incluye los rendimientos procedentes de bienes inmuebles, actividades empresariales o inversiones.
  • Tipos de rentas: Este modelo abarca varios tipos de rentas, como las rentas de alquiler de bienes inmuebles, las ganancias patrimoniales derivadas de la venta de bienes inmuebles, las rentas por intereses, los dividendos y otros tipos de rentas procedentes de actividades económicas en Canarias.
  • Frecuencia: La declaración puede presentarse trimestral o anualmente, según el tipo de ingresos. Por ejemplo, los ingresos por alquiler suelen requerir una declaración trimestral, mientras que otras formas de ingresos pueden declararse anualmente.

¿Para qué sirve el Modelo 210?

El Modelo 210 tiene varias finalidades relacionadas con la tributación de la renta de los no residentes en las Islas Canarias. Algunas de las finalidades principales son:

1. Pago de impuestos sobre la renta de no residentes

El modelo 210 se utiliza principalmente para el pago de impuestos sobre la renta generada por no residentes. Aunque Canarias tiene un estatuto fiscal especial, sigue aplicando la legislación fiscal española en lo que respecta a la tributación de las rentas de los no residentes. Esto significa que cualquier persona que obtenga ingresos en Canarias, aunque no sea residente, está obligada a declararlos y a pagar los impuestos correspondientes.

Por ejemplo, un ciudadano extranjero que posee una casa en Canarias y la alquila durante el año está obligado a declarar los ingresos por alquiler y a pagar los impuestos correspondientes mediante el formulario 210.

2. Cumplimiento fiscal y legal

Presentar correctamente el Modelo 210 es esencial para cumplir con la legislación fiscal española. El incumplimiento de las obligaciones fiscales puede acarrear sanciones económicas y legales. La presentación de este formulario garantiza que los no residentes cumplen la legislación fiscal española, evitando posibles problemas con la Agencia Tributariaespañola.

3. Administración de fincas en Canarias

Un caso común en el que se utiliza el formulario 210 es la gestión de bienes inmuebles. Los no residentes que sean propietarios de bienes inmuebles en las Islas Canarias deben declarar las rentas obtenidas por el arrendamiento de dichos bienes o, en algunos casos, también las rentas presuntas procedentes de bienes no arrendados. Este modelo permite calcular y pagar el impuesto correspondiente sobre tales rentas.

4. Declaración de plusvalía

Cuando un no residente vende un inmueble en las Islas Canarias, está obligado a declarar la ganancia patrimonial obtenida a través del Modelo 210. La ganancia patrimonial es la diferencia entre el precio de venta y el precio de compra, y sobre esta diferencia se aplica un impuesto. Es importante declarar correctamente estas operaciones para evitar sanciones y obtener posibles devoluciones de los impuestos pagados de más.

¿Cómo se rellena el formulario 210?

Rellenar el formulario 210 requiere cierta atención a los detalles, ya que implica información específica sobre el tipo de ingresos, el importe y el periodo de declaración. He aquí los pasos básicos:

  • Identificación del contribuyente: Introduce los datos personales o empresariales del contribuyente no residente, incluido el número de identificación fiscal (NIE para las personas físicas o NIF para las empresas).
  • Tipo de ingresos: Especifica el tipo de ingresos que hay que declarar (por ejemplo, ingresos por alquiler, plusvalías, intereses, etc.).
  • Datos del inmueble: Si declaras ingresos procedentes de un inmueble, debes facilitar los datos del inmueble, como la dirección y la referencia catastral.
  • Cálculo del impuesto: El impuesto se calcula según el tipo de ingresos. Por ejemplo, para los ingresos por alquiler, se aplica un porcentaje de los ingresos brutos.
  • Periodo de referencia: Especifica el periodo impositivo al que se refiere la declaración (trimestral o anual).
  • Pago: Una vez cumplimentado el formulario, procede al pago de la cantidad adeudada. Puedes hacerlo por transferencia bancaria o a través de los canales telemáticos de laAgencia Tributaria.

Sanciones por no presentar el formulario 210

La no presentación del Modelo 210 o la presentación con datos inexactos puede dar lugar a sanciones por parte de las autoridades fiscales españolas. Las sanciones pueden variar en función de la gravedad de la infracción, incluyendo multas, intereses de demora y, en algunos casos, nuevas acciones legales.

En resumen

El Modelo 210 es una herramienta esencial para la gestión tributaria de las rentas de los no residentes en Canarias. Sirve para declarar y tributar por los distintos tipos de rentas generadas en el territorio, garantizando el cumplimiento de la legislación fiscal española. Ya se trate de bienes inmuebles, actividades comerciales o inversiones, comprender y utilizar correctamente el Modelo 210 es esencial para evitar problemas fiscales y legales.

Qué es el IBI y el Impuesto de Basura en Gran Canaria: Guía completa para propietarios de inmuebles

Si eres propietario en Gran Canaria o estás pensando en comprar una casa en la isla, es esencial que conozcas los impuestos locales. Los dos principales impuestos sobre la propiedad son elIBI Gran Canaria y la Contribución Basura Gran Canaria. Estos impuestos son obligatorios para todos los propietarios de casas y pisos, y cubren servicios esenciales como el mantenimiento de las infraestructuras y la recogida de basuras. En esta guía veremos en detalle qué son el IBI y la Tasa Basura, cómo se calculan y cuándo hay que pagarlos.

1. ¿Qué es el IBI en Gran Canaria?

ElIBI (Impuesto sobre Bienes Inmuebles) es un impuesto anual obligatorio para todos los propietarios de inmuebles en Gran Canaria. Es equivalente al impuesto sobre bienes inmuebles que existe en muchos otros países y se utiliza para financiar servicios municipales como el mantenimiento de las calles, el alumbrado público y los servicios locales.

Cálculo del IBI Gran Canaria

El importe delIBI Gran Canaria se basa en el valor catastral del inmueble, que determina el Catastro español. El valor catastral suele ser inferior al valor de mercado y tiene en cuenta factores como la ubicación del inmueble, el tamaño y el tipo de construcción.

Cada municipio aplica un porcentaje (tipo) sobre el valor catastral, que varía según la zona. Por ejemplo, elIBI en Las Palmas puede tener un tipo diferente que en centros turísticos como Maspalomas o San Bartolomé de Tirajana.

¿Cuándo se paga el IBI en Gran Canaria?

El IBI se paga una vez al año, normalmente entre septiembre y noviembre, dependiendo del municipio. Puedes pagar elIBI Gran Canaria en las oficinas municipales, a través de plataformas online o mediante domiciliación bancaria, que es una forma cómoda de evitar retrasos o sanciones.

¿Qué ocurre si no pago el IBI?

El impago del IBI puede acarrear sanciones, intereses de demora y, en los casos más graves, acciones judiciales. Es esencial pagar elIBI de Gran Canaria antes de la fecha de vencimiento para evitar problemas, sobre todo si tienes intención de vender tu propiedad en el futuro.

2. ¿Qué es la Tasa Basura en Gran Canaria?

La Tasa Basura en Gran Canaria es otro impuesto local que cubre los costes del servicio de recogida y eliminación de residuos. Este servicio incluye la recogida de residuos domésticos y su eliminación en los centros municipales de tratamiento.

Cálculo del Impuesto sobre Basura Gran Canaria

El coste de la Tasa Basura varía según el municipio y el tipo de inmueble. Para los inmuebles residenciales, el importe depende del tamaño del inmueble o del número de unidades. En algunas zonas turísticas, como Maspalomas, el impuesto puede ser más elevado para los inmuebles alquilados a turistas.

¿Cuándo se paga la Tasa Basura en Gran Canaria?

El Impuesto de Basura se paga generalmente una o dos veces al año, con plazos que pueden coincidir con los del IBI. De nuevo, puedes pagar el impuesto a través del ayuntamiento o domiciliándolo en un banco.

¿Qué ocurre si no pago el Impuesto Basura?

El impago de la Tasa Basura Gran Canaria puede dar lugar a sanciones e intereses. Los ayuntamientos pueden adoptar medidas recaudatorias para cobrar los atrasos, por lo que es importante pagar este impuesto a tiempo.

3. Cómo pagar el IBI y la Basura en Gran Canaria

Ambos impuestos, el IBI y el Impuesto de Basura, pueden pagarse de distintas formas:

  • Personalmente en las oficinas municipales o en los bancos autorizados.
  • Online, a través de la web municipal.
  • Domiciliación Bancaria, que es el método más cómodo para evitar olvidos y penalizaciones.

Muchos propietarios de inmuebles en Gran Canaria optan por domiciliar ambos pagos, lo que simplifica la gestión de los impuestos anuales.

4. Impacto del IBI y del Impuesto de Basura en el Presupuesto del Propietario

El coste delIBI en Gran Canaria puede variar desde unos pocos cientos de euros para pisos pequeños hasta cantidades más elevadas para chalets o propiedades de lujo. El Impuesto de Basura de Gran Canaria suele ser más bajo, pero aún así debe considerarse parte de los gastos corrientes de la propiedad.

Para los propietarios de viviendas vacacionales en Gran Canaria, es importante incluir estos gastos en los costes de explotación, junto con los servicios públicos, el mantenimiento y la gestión de los alquileres turísticos.

5. Conclusiones: La gestión del IBI y la Tasa Basura en Gran Canaria

ElIBI y la Tasa Basura son impuestos esenciales que todo propietario de una vivienda en Gran Canaria debe pagar. Aunque puedan parecer complejos, estos impuestos financian servicios municipales que mejoran la calidad de vida en la isla. Antes de comprar una vivienda, es aconsejable informarse sobre las tasas locales para evitar sorpresas.

Además, es muy recomendable domiciliarlos en tu banco para simplificar los pagos y asegurarte de que cumples los plazos.

Si tienes más preguntas sobre el IBI Gran Canaria, el Impuesto Basura Gran Canaria o cualquier otro aspecto fiscal relacionado con los bienes inmuebles, ponte en contacto con tu asesor inmobiliario o experto fiscal para que te ayude.

Explotación Turística

Explotación Turística: qué es y qué debes saber antes de invertir

Cuando se trata de invertir en propiedades en Gran Canaria, muchos aún no están familiarizados con la Explotación Turística. Este término, que en italiano podría traducirse como "gestión vinculante", es una realidad con la que tiene que lidiar cualquiera que quiera invertir en la isla. Veamos qué es y por qué es importante.

¿Qué es la Explotación Turística?

Explotación Turística es una empresa autorizada por la oficina de turismo para gestionar el alquiler de pisos situados en complejos residenciales de propiedad privada. Esta empresa sólo puede obtener una licencia turística si tiene contratos con al menos el 30% de los pisos del complejo. En algunos casos, sin embargo, la empresa puede llegar a ser propietaria del 100% de los pisos del complejo, y en el 90% de los casos es propietaria de la mayoría de las unidades.

A menudo es la propia empresa Explotación Turística la que vende los pisos del complejo de su propiedad para hacer frente a gastos u obtener liquidez. Puede decidir vender uno o varios de ellos en función de la necesidad económica del momento. Sin embargo, otros pisos en venta pueden pertenecer a distintos propietarios, ajenos a la empresa, que pueden tener un contrato de gestión con la empresa Explotación o que no han renovado el contrato y ahora desean vender el inmueble.

Una vez alcanzado el umbral mínimo de contratos necesarios, la empresa puede empezar a promocionar y alquilar los pisos de corta estancia en portales de vacaciones.

Obligaciones de la Empresa de Explotación

La empresa que gestiona estos pisos, además de obtener una licencia turística, está obligada a cumplir la normativa legal. Esto implica la prestación de una serie de servicios esenciales para garantizar la calidad de la oferta turística. A continuación se enumeran las principales obligaciones de la empresa de Explotación Turística:

  • Servicio regular de limpieza de los pisos, garantizando que se mantengan limpios y en buen estado para cada nuevo huésped.
  • Mantenimiento y conservación de las instalaciones, que incluye la reparación y mejora continua de las instalaciones, zonas comunes e infraestructuras del complejo.
  • Servicio de recepción, esencial para dar la bienvenida a los huéspedes y prestarles asistencia durante su estancia, incluido el registro, la información turística y la gestión de emergencias.
  • Seguridad y vigilancia, cuando sea necesario, la empresa debe garantizar la seguridad de los huéspedes y de las instalaciones, con sistemas de control, vigilancia y gestión de situaciones de emergencia.
  • Adaptación a la normativa contra incendios, incluida la instalación de sistemas contra incendios, señales de emergencia y planes de evacuación de acuerdo con las normas de seguridad locales.
  • Servicios sanitarios de emergencia, incluido el acceso a personal de primeros auxilios o la colaboración con los servicios sanitarios locales para garantizar una intervención rápida en caso de necesidad.
  • Accesibilidad, tal y como exige la normativa, los alojamientos y las zonas comunes deben ser adecuadamente accesibles para las personas con discapacidad o movilidad reducida, garantizando instalaciones adecuadas (rampas, ascensores, aseos accesibles, etc.).
  • Transparencia en la gestión de los contratos, la empresa debe informar claramente a los propietarios y clientes sobre los derechos y obligaciones contractuales, incluidas las condiciones de alquiler, los costes de gestión y las condiciones de uso del inmueble.

Además, la empresa está obligada a cumplir todas las leyes locales relativas a la seguridad, la higiene y los servicios turísticos, incluido el cumplimiento de la normativa medioambiental, la gestión responsable de los residuos y la adopción de medidas para reducir el impacto ecológico. Estos servicios y requisitos son obligatorios para todas las empresas que explotan complejos turísticos y deben garantizarse a los clientes de acuerdo con la normativa vigente. Las empresas de explotación que no cumplan estas normas pueden enfrentarse a fuertes sanciones, incluidas multas y la suspensión de su licencia.

Contratos bloqueados: Libertad restringida para los propietarios

Los contratos celebrados con las empresas de Explotación Turística están muy blindados. Esto significa que los propietarios de los pisos de estos complejos no pueden utilizar sus viviendas para pasar las vacaciones cuando lo deseen. La gestión del piso está totalmente en manos de la empresa, que decide cuándo y cómo alquilarlo. Si tienes un contrato de gestión con la empresa Explotación Turística, deberás cumplir estrictamente las normas contractuales establecidas, que pueden restringir gravemente tu libertad de uso de la vivienda. No podrás utilizarla para uso privado ni alquilarla de forma independiente, y deberás cumplir el contrato firmado con la empresa, que establece las condiciones de uso y alquiler de la vivienda.

¿Por qué se llama "Sumisión"?

Si eres propietario de una vivienda en un complejo gestionado por una Explotación Turística y quieres alquilar tu piso a turistas, no puedes hacerlo por tu cuenta. Tendrás que firmar un contrato con la empresa para evitar demandas por competencia desleal. En otras palabras, estás obligado a ceder la gestión de tu vivienda a la empresa, renunciando al control sobre cómo y cuándo la alquilas.

¿Por qué muchas personas caen en esta trampa?

Por desgracia, muchas personas caen en esta trampa, atraídas por el precio más bajo en comparación con los valores de mercado. A menudo se trata de inversores sin experiencia, o de casos en los que el propioagente inmobiliario desconoce la normativa de Explotación Turística y no informa debidamente al cliente. En otros casos, el único objetivo del agente es llevarse su comisión de venta, engañando al comprador. Muchas veces, te dicen que el piso no está en Explotación Turística, pero aquí se cae la pava: puede que el piso no tenga contrato directo con la empresa de Explotación, pero si hay una empresa gestora dentro del complejo, una vez comprado, si quieres alquilarlo, sólo tendrás que dárselo a la empresa de Explotación. Así que dinero tirado a la basura porque los beneficios de darlo en gestión son realmente ínfimos.

¿Cuáles son los beneficios?

Aunque la empresa que gestiona la Explotación Turística se hace cargo de los gastos y consumos del condominio, los beneficios para el propietario son pequeños en comparación con un alquiler autónomo. Estamos hablando de 4.500€ al año, o unos 375€ al mes, que es mucho menos de lo que se podría ganar con un alquiler de corta duración gestionado de forma independiente.

Invertir en Complejos en Explotación: ¿merece la pena?

Aunque los precios de compra de estos inmuebles puedan parecer atractivos (entre 80.000 y 110.000 euros, mucho más bajos que en el mercado libre), no merece la pena invertir en un complejo en régimen de Explotación Turística. Las restricciones y limitaciones contractuales dificultan el pleno disfrute de la propiedad o la obtención de un rendimiento económico satisfactorio. Además, la gestión está totalmente centralizada, lo que deja muy poco espacio de decisión al propietario.

El declive de muchos complejos explotados

Muchos complejos están ahora fuera de Explotación Turística porque las empresas que los gestionaban han quebrado. En mi opinión, esto se debe a la búsqueda del precio más bajo, sin hacer nunca las renovaciones adecuadas en los alojamientos que han envejecido con el tiempo. Como resultado, ya no podían cubrir sus gastos de funcionamiento, lo que llevó a muchas de estas empresas a la quiebra.

Mi experiencia con los clientes

Un caso que recuerdo bien se refiere a una clienta que había decidido comprar una propiedad en un complejo en Explotación, a pesar de mis advertencias. Convencida de que había encontrado una "ganga", hizo caso omiso de mis consejos, sólo para arrepentirse unos meses más tarde, cuando se dio cuenta de que no podía alquilar o utilizar la propiedad como deseaba.

Qué hacer para evitar errores

Mi consejo es que confíes en asesores inmobiliarios experimentados que conozcan bien el mercado de Gran Canaria. Un precio bajo puede parecer atractivo, pero a menudo esconde limitaciones que podrían comprometer tu inversión. Un asesor serio te advertirá y te ayudará a elegir con conocimiento de causa, evitando que quemes tus ahorros.

Cuidado con las agencias que no conocen la ley

Uno de los problemas más comunes es que muchos inversores confían en agencias inmobiliarias que no conocen bien la normativa sobre Explotación Turística. Esto puede dar lugar a inversiones erróneas, en las que te encuentras atado por contratos que limitan tu libertad de uso y tus beneficios.

Invertir con quienes no tienen experiencia directa en el mercado del alquiler a corto plazo es un error que puede costarte caro. Las agencias no especializadas pueden no saber si un inmueble está sujeto a la Explotación Turística o, lo que es peor, pueden no informarte de los riesgos que conlleva la compra de estos inmuebles. Por tanto, desconfía de quienes no conozcan la normativa o te ofrezcan soluciones aparentemente ventajosas sin un conocimiento real del mercado local.

Invertir con los que saben qué hacer

Mi experiencia en el sector inmobiliario en Gran Canaria y en alquileres a corto plazo me permite ayudarte a tomar decisiones informadas y bien orientadas. Una inspección y un asesoramiento personalizado son esenciales para evaluar si una propiedad es una oportunidad real o una inversión arriesgada.

Si quieres evitar sorpresas desagradables y garantizar un rendimiento financiero satisfactorio, ponte en contacto conmigo para que te asesore. Estoy aquí para ayudarte a realizar una inversión realmente rentable y sin riesgos.

Invertir en el mercado inmobiliario turístico puede ser muy rentable si se hace con los conocimientos adecuados y el apoyo de alguien que conozca bien la zona y la normativa local. No dejes que una oportunidad se convierta en una trampa. Ponte en contacto conmigo hoy mismo para hablar de tu próxima inversión y concertar una inspección. Juntos evaluaremos las mejores opciones para alcanzar tus objetivos de rentabilidad con confianza.

Daniele Piccoli +34 635632009 +39 3518711203

Sanciones para las Viviendas Vacacionales en Canarias

Cumplimiento y Sanciones: La Importancia de Cumplir la Normativa Canaria de Vivienda Vacacional

En los últimos años, las Islas Canarias se han consolidado como uno de los destinos turísticos más deseados del mundo, atrayendo a millones de visitantes gracias a su clima suave, su espectacular belleza natural y su amplia oferta de actividades recreativas. Esta creciente afluencia de turistas ha impulsado a muchos inversores y propietarios locales a convertir sus viviendas en Viviendas Vacacionales, para aprovechar la gran demanda de alojamiento de corta duración.

Sin embargo, la expansión de este sector ha suscitado preocupación por su impacto en el mercado inmobiliario y en la calidad de vida de los residentes locales, así como por la necesidad de mantener altos niveles de seguridad y servicio para los turistas. En respuesta a estos retos, las autoridades canarias han introducido una serie de normativas para regular el uso de viviendas vacacionales. Esta normativa no sólo define los requisitos necesarios para ejercer la actividad, sino que también establece un estricto marco sancionador para quienes no respeten las normas.

En mi artículo, analicé detalladamente las sanciones previstas por la ley para quienes infringen las normas sobre viviendas vacacionales. Estas sanciones varían en función de la gravedad de las infracciones y pueden acarrear importantes consecuencias para los propietarios, como fuertes multas, suspensión de actividades y, en los casos más graves, el cierre definitivo del negocio. Las sanciones se dividen en tres categorías principales: sanciones leves, sanciones graves y sanciones muy graves, cada una de las cuales refleja la naturaleza y gravedad de la infracción cometida.

Las sanciones leves, con multas de hasta 1.500 euros, se aplican generalmente por infracciones leves, como la falta de avisos informativos obligatorios o deficiencias menores en los servicios ofrecidos. Las sanciones graves, con multas de hasta 30.000 euros, se refieren a infracciones más graves, como la falta de infraestructura adecuada o la publicidad engañosa. Por último, las sanciones muy graves, con multas de hasta 300.000 euros y la suspensión de actividades durante periodos prolongados, se reservan para las infracciones más graves, como la construcción de instalaciones sin autorización o la falsificación de documentos.

Esta visión general sobre las sanciones pone de relieve la importancia de una gestión responsable y conforme de las viviendas vacacionales. Para los inversores y propietarios, es crucial comprender plenamente las implicaciones legales de sus actividades y tomar todas las medidas necesarias para cumplir las leyes locales. Es la única forma de evitar fuertes sanciones y garantizar el éxito a largo plazo del negocio turístico.

Mediante un conocimiento profundo de las normas y un compromiso constante con su cumplimiento, los propietarios de viviendas vacacionales no sólo pueden protegerse de las consecuencias legales, sino también contribuir positivamente a la economía local ofreciendo a los turistas una experiencia segura y de alta calidad en las hermosas Islas Canarias.

SANCIÓN LEVE DE HASTA 1.500 EUROS

1) Acceso o ejercicio de actividades turísticas no reguladas reglamentariamente, incumpliendo el deber de información establecido en el artículo 13.2 a).

2) La ausencia de anuncios, distintivos, carteles o información de exposición pública obligatoria, la negativa a facilitarlos o cualquier forma de ocultación de los mismos.

3) Trato descortés a los clientes.

4) Comportamiento disuasorio de la solicitud de información.

5) Las deficiencias leves en la prestación de los servicios, en la decoración de los establecimientos y en el funcionamiento o limpieza de los locales, instalaciones y mobiliario, o en la higiene y decoro del personal que causen molestias a los usuarios.

6) No elaborar las facturas conforme a la normativa, o no conservar copia de las emitidas.

7) Acciones u omisiones que, en el curso de la actividad de inspección o verificación técnica, sólo supongan un retraso en el cumplimiento de las obligaciones de información y comunicación.

8) Cualesquiera otras infracciones que, aun calificadas como graves, no merecieran tal consideración por falta de intencionalidad, naturaleza, ocasión o circunstancia y, en particular, las infracciones graves cuando se constate que el restablecimiento de la legalidad ha sido inmediato, sin que resulten afectados los derechos de los usuarios, o cuando, constatada por la inspección interviniente la comisión de las infracciones previstas en los números 1 y 3 del artículo 76, se restablezca la legalidad en el plazo que fije la inspección interviniente en función del alcance y naturaleza de las infracciones y del plazo de prescripción de las mismas.

9) No presentar el informe resultante de la inspección técnica de los establecimientos turísticos en el plazo establecido.

10) No comunicar en plazo a la oficina del catastro el uso efectivo de la explotación turística.

Se adoptará una amonestación en los casos de infracciones leves, cuando no haya reincidencia y no se considere oportuno imponer una multa.

SANCIÓN GRAVE DE ENTRE 1.501 Y 30.000 EUROS

Suspensión temporal de actividades o del ejercicio profesional: de un día a seis meses de suspensión en caso de reincidencia.

1) No disponer de las instalaciones, sistemas o servicios obligatorios, según la normativa turística, o tenerlos en un estado de conservación o funcionamiento inadecuado.

2) Deficiencias manifiestas y generalizadas en la prestación de los servicios, en la decoración de los establecimientos y en el funcionamiento o limpieza de locales, instalaciones y utensilios, así como incumplimiento de las obligaciones establecidas en el artículo 17.2 de esta Ley.

3) El maltrato de palabra, acción u omisión hacia el usuario turístico.

4) Carecer de hojas de reclamaciones obligatorias, no facilitarlas a los clientes o no tramitarlas rápida y correctamente.

5) No emitir o no entregar al cliente turista facturas por los servicios prestados

6) La contratación de personal que no tenga la titulación o cualificación necesaria para prestar los servicios requeridos.

7) Obstruir o resistirse a la labor de la inspección turística, siempre que no la impida.

8) La incomparecencia de los empresarios o de sus representantes a las citaciones efectuadas por los inspectores de turismo conforme a los procedimientos establecidos en esta ley.

9) Carecer del libro de inspección o no facilitarlo cuando una norma exige que esté disponible.

10) La obstrucción o resistencia a la actuación de comprobación, que no llegue a impedirla, realizada por la Administración Turística conforme a los artículos 24.1 y 32.4, siempre que no esté comprendida en el número 6 del artículo anterior.

11) Publicidad turística engañosa, ofertas engañosas o cualquier forma de sugerencia que sugiera una calidad de instalaciones o servicios superior a la real.

12) La utilización de sistemas agresivos de promoción que perturben la tranquilidad de los usuarios turísticos, en los términos del artículo 19.1 de esta ley.

13) Overbooking que dé lugar a un exceso de reservas que no pueda ser gestionado, salvo que se acredite el cumplimiento de los requisitos establecidos en los puntos 2 y 3 del artículo 37 de esta ley y que la estancia fue satisfactoria para el usuario turístico.

14) La infracción de las normas relativas a la reserva y cancelación de plazas y la no prestación del servicio acordado, cuando de ello se derive un perjuicio manifiesto para el cliente.

15) Ejercicio profesional contrario a las normas de prestación de servicios turísticos.

16) Falsedad en las comunicaciones previas y declaraciones responsables en los casos no previstos en el apartado 9 del artículo anterior.

17) Incumplimiento de las obligaciones de mantenimiento de la calidad de los establecimientos establecidas en esta ley.

18) Las infracciones consideradas muy graves que, por razones de intencionalidad, naturaleza, ocasión o circunstancias, no deban ser consideradas como tales.

19) No presentar el informe de la inspección técnica de establecimientos turísticos, habiendo sido ya sancionado por la comisión de la infracción prevista en el artículo 77.9 de esta Ley.

20) Infracción de las disposiciones adoptadas sobre restricciones de acceso a la instalación de alojamiento turístico por razones de salud pública.

SANCIÓN MUY GRAVE DE 30.001 A 300.000 EUROS

1) La construcción, ampliación, rehabilitación, reforma o apertura de establecimientos de alojamiento turístico incumpliendo las obligaciones establecidas en el artículo 13.2 a).

2) La construcción, ampliación, rehabilitación, reforma o apertura de instalaciones alojativas turísticas, sin autorización, cuando legal o reglamentariamente se establezcan límites o restricciones a la creación de nuevas instalaciones alojativas turísticas por razones medioambientales o de ordenación del territorio, en particular cuando tales restricciones estén justificadas por la ordenación del territorio en función de la capacidad de carga de las islas, según lo dispuesto en el artículo 24.2 de esta Ley.

3) Acceso o ejercicio de actividades turísticas reguladas por incumplir el requisito de notificación previsto en el artículo 13.2 a); así como por no obtener las autorizaciones previstas en el artículo 13.2 b) y g).

4) No suscribir o mantener una póliza de responsabilidad civil en los términos previstos en la normativa aplicable.

5) Incumplimiento de las normas turísticas de densidad, infraestructura o servicio en los lugares de alojamiento turístico.

6) No prestar un servicio conforme a lo acordado entre las partes, cuando de ello se derive un perjuicio grave para el usuario.

Los daños se considerarán graves cuando afecten a la salud o seguridad de los usuarios turísticos o supongan una pérdida importante e irreversible de dinero o de valor de sus bienes.

La denegación u obstrucción de la actuación de la inspección turística que llegue a impedir el ejercicio de las funciones que legal o reglamentariamente tiene atribuidas o el suministro de información o documentos falsos a la misma.

7) La denegación u obstrucción de la actividad de comprobación prevista en los artículos 24.1 y 32.4, cuando se impida el acceso a los establecimientos o se imposibilite la comprobación de todos los requisitos exigidos por la normativa vigente para el ejercicio de la actividad o funcionamiento de los establecimientos turísticos o su clasificación y, en particular, los relativos a la seguridad y salud de los usuarios turísticos.

8) Los ataques y acciones lesivas de la imagen turística de Canarias o de cualquiera de sus plazas turísticas, que constituyan infracciones de la legislación turística o de las leyes sectoriales. Tendrán la consideración de ataques o acciones lesivas de la imagen turística de Canarias o de cualquiera de sus lugares turísticos las conductas que falseen, dañen, debiliten o deterioren la imagen turística de Canarias o de cualquiera de sus lugares turísticos.

9) Violación de la normativa legal relativa al principio de unidad de explotación de los establecimientos de alojamiento.

10) Falsedad en las declaraciones responsables cuando se refiera a datos que afecten gravemente a la salud y seguridad de los turistas. Se entiende que la falsedad afecta a la seguridad de los turistas cuando se refiera o se refiera al cumplimiento de la normativa sobre protección contra incendios, seguridad de edificios y locales y condiciones higiénicas y de seguridad de instalaciones industriales, deportivas o de ocio, dando lugar dicha falsedad a la situación de riesgo oculto que la normativa vulnerada pretende evitar.

(11) El incumplimiento del deber de rehabilitar los edificios en los plazos establecidos, cuando así se disponga en las determinaciones contenidas en los instrumentos de ordenación y planeamiento.

12) La vulneración o alteración de las condiciones necesarias y determinantes para el ejercicio de la actividad turística que constituyeron el requisito previo para la correspondiente autorización o comunicación previa.

13) Incumplimiento de la obligación de respetar el uso establecido por el plan urbanístico al destinar una instalación de alojamiento turístico a uso residencial.

14) Ejercicio profesional contrario a la normativa turística

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